Spezzatino di vitello con piselli e patate

Ingredienti per 4 persone:
600 gr di carne di vitello per spezzatino
400 gr di patate
250 gr di piselli precotti
1 piccola cipolla
1 gambo di sedano
1 foglia alloro
6 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
½ bicchiere di vino bianco secco
acqua o brodo se occorre
sale e pepe
poca farina
salamoia bolognese per insaporire (in mancanza aghi di rosmarino)
½ bicchiere abbondante di passata di pomodoro

Esecuzione:
Tritare finemente la cipolla e il gambo di sedano e farli appassire in un tegame con 6 cucchiai d’olio evo.
Tagliare la carne di vitello in pezzetti regolari, infarinarli leggermente e versarli nel tegame in cui sta rosolando la cipolla insieme alla foglia di alloro.
Cuocerli per una decina di minuti a fiamma alta per sigillare la carne rigirandoli da tutti i lati, versare il vino bianco, lasciar evaporare poi abbassare la fiamma.
Salare, pepare, aggiungere la passata di pomodoro, acqua o brodo all’occorrenza, coprire e cuocere per 30 minuti circa.
Tagliare le patate a cubetti, spolverizzarle con la salamoia, aggiungerle alla carne in cottura e proseguire per altri 20 minuti prima di aggiungere i piselli e proseguire sino a quando la carne risulterà morbida e le patate ben cotte.

Vitello tonnato di suor Germana

Questo piatto ha numerose varianti che si discostano dall’originale ma che sono comunque gustose e, come in questo caso, di facile preparazione. Questa è tratta dall’Agenda Casa 2017 della famosa suor Germana sempre pronta ad offrire ricette e consigli per ogni occasione. Unico inconveniente: il brodo di cottura della carne, a causa del vino e dell’aceto, non è riutilizzabile.

Ingredienti per 4 persone:
800 gr di coscia rotonda di vitello
1/2 l di vino bianco secco
1/2 bicchiere di aceto
sedano carota cipolla
1 chiodo di garofano
rosmarino
sale
Per la salsa:
200 g di tonno sott’olio
1 cucchiaio di capperi sotto sale
2 acciughe sotto sale
succo di due limoni
1 bicchiere circa di olio di oliva

Esecuzione:
In un tegame con una quantità di acqua sufficiente mettere il vino, l’aceto, il sedano, la carota, la cipolla steccata con 1 chiodo di garofano e il rosmarino. Portare a piena ebollizione, immergere la carne dopo averla legata come un salame con cordino bianco. Salare. Coprire con un coperchio e cuocere lentamente per circa 2 ore. Quando la carne sarà cotta lasciarla raffreddare nel brodo. Nel frattempo preparare la salsa passando al setaccio o al mixer il tonno, le acciughe dissalate, i capperi sciacquati per eliminare l’eccesso di sale e le verdure, scolate, cotte insieme alla carne. Diluire il tutto con il succo dei limoni, unire l’olio e, se il composto è troppo denso, bagnare con un po’ del brodo di cottura. Quando la carne si è raffreddata, togliere il cordino, tagliarla a fette sottili e disporle in un piatto ovale ricoprendole con la salsa al tonno. Lasciare riposare in frigorifero per alcune ore.

Spezzatino di vitello in pentola Fogacci Vapor Control

Vecchiotta ma perfettamente funzionante, non più lucida come le moderne sorelle e senza manici termici, questa strana pentola l’ho ereditata dalla zia che, dopo averla acquistata chissà dove, la usava solo per riscaldare le vivande.
Prodotta da una ditta di Bologna, non è facile trovarla nei negozi di casalinghi forse perché molto costosa, ma vale tutti i soldi spesi.
Formata da due pentole in acciaio unite tra loro in modo da creare un’intercapedine in cui va inserita l’acqua, permette una costante cottura a vapore anche senza l’utilizzo di grassi.
In questa ricetta non ho utilizzato burro od olio, sono stati sufficienti il sugo prodotto dalla carne e la passata di pomodoro diluita in 2 cucchiai di brodo per cuocere il tutto.

Ingredienti per 4 persone:
600 g di vitello per spezzatino
1 piccola cipolla bianca
1 costa di sedano
1 carota
rosmarino, salvia, prezzemolo, alloro
4 cucchiai di passata di pomodoro
600 g di patate
sale e pepe
brodo se occorre.

Esecuzione:
Pelare, tagliare a pezzi le patate e lasciarle a bagno nell’acqua per 30 minuti poi sbiancarle buttandole in acqua bollente leggermente salata per 5 minuti.
Preparare la pentola Fogacci versando nell’intercapedine 750 ml circa di acqua, inserire la valvola ed accendere il fuoco.
Rosolare lo spezzatino dopo averlo tagliato a pezzetti. Aggiungere cipolla sedano e carota tagliata a pezzetti, il rosmarino, le foglie di salvia e alloro, il ciuffo di prezzemolo, salare, coprire e cuocere per 10 minuti.
Versare la passata di pomodoro e proseguire la cottura per altri 10 minuti.
Aggiungere le patate, un po’ di brodo se occorre, aggiustare di sale e pepe, richiudere la pentola e cuocere per altri 15 minuti i sino a quando carne e patate saranno morbide.

Spezzatino di vitello con patate

Lo spezzatino in umido è un piatto cucinato in tutta l’Italia, ma le ricette sono innumerevoli differenziandosi in base ai tipi di carne, alle verdure che vengono aggiunte, agli aromi.
In comune hanno l’utilizzo di tagli poco pregiati e che richiedono una lunga e lenta cottura a temperature non troppo elevate.
In questa preparazione ho utilizzato la carne di vitello che abitualmente acquisto solo per l’arrosto.

spezzatino vitello foto

Ingredienti per 4 persone:
800 g di carne di vitello
50 g di pancetta
1 cucchiaio di olio evo
1 piccola cipolla dorata
1 carota
1 gambo di sedano
1 foglia di alloro
1 bicchiere di vino bianco secco
200 g di polpa di pomodoro
un rametto di rosmarino
sale e pepe
700 g di patate a pasta gialla

Esecuzione:
Tagliare la carne di vitello a cubetti il più possibile regolari.
Tritare finemente la pancetta e porla a soffriggere in una casseruola insieme all’olio evo.
Aggiungere cipolla carota e sedano tritati, salare per fare uscire l’acqua dalle verdure e soffriggere sino alla completa eliminazione dell’acqua.
Aggiungere i cubetti di vitello e rosolarli a fuoco vivace per sigillare la carne, poi versare il vino bianco e lasciarlo evaporare. Unire la foglia di alloro, il rosmarino e la polpa di pomodoro e cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti. Se il sugo dovesse restringersi troppo aggiungere acqua o brodo bollente. Aggiustare di sale e pepe.
Nel frattempo sbucciare le patate, tagliarle a cubetti e sbiancarle nell’acqua bollente per 5 minuti per facilitarne la cottura con la carne.
Trascorsi 30/40 minuti la carne dovrebbe essere abbastanza tenera, quindi aggiungere le patate e terminare la cottura.

Arrosto morto di vitello

Un nome non molto allettante per un secondo gustoso diffuso da molto tempo in Emilia Romagna. L’origine del nome è incerta: per alcuni deriva dal fatto che l’arrosto viene legato, quindi immobile, e cotto in tegame a fuoco lento in contrapposizione a quello “vivo” che prevede la cottura della carne allo spiedo.
A Bologna si utilizza la pancia del vitello, arrotolata e legata, un taglio di carne piuttosto grasso che con una cottura lenta garantisce un arrosto tenero e saporito.
Durante la preparazione ho utilizzato un termometro a sonda per accertarmi di raggiungere gli 70/80° all’interno quindi la completa cottura.

arrosto morto foto

Ingredienti per 4 persone:
800 g di pancia di vitello arrotolata
30 g di burro o strutto
2 cucchiai di olio evo
½ cipolla piccola
½ gambo di sedano
1 piccola carota
1 spicchio di aglio
1 bicchierino da caffè di vino bianco secco
salamoia bolognese
brodo di carne q.b.

Esecuzione:
Massaggiare l’arrosto con la salamoia poi lasciarlo riposare in frigorifero per 10/12 ore per permettere agli aromi di penetrare nella carne, ricordandosi di estrarlo dal frigorifero almeno un paio di ore prima di iniziare la cottura.
In una casseruola dal fondo spesso fare rosolare nel burro e nell’olio evo l’arrosto, iniziando dalla parte del taglio per sigillarlo girandolo poi da ogni lato.
Lavare, asciugare e tritare gli odori poi aggiungerli all’arrosto insieme all’aglio, soffriggerli, togliere l’aglio e versare il vino.
Quando il vino è evaporato versare un paio di mestoli di brodo caldo, incoperchiare e proseguire la cottura a fuoco molto basso.
Girare spesso l’arrosto bagnandolo con il suo liquido di cottura perché deve cuocere nel suo sugo. Dovrebbe bastare un’ora circa, ma è meglio accertarsi, utilizzando un termometro a sonda, che la temperatura interna abbia raggiunto i 70°.
A questo punto togliere il coperchio, alzare la fiamma per colorire la carne e restringere il sugo. La carne all’interno non deve superare gli 80°.
Avvolgere l’arrosto ancora bollente in un foglio di alluminio per rilassare le fibre.
Nel frattempo, se il sugo è troppo liquido, aggiungere una punta di farina e cuocerlo per 3 o 4 minuti poi passarlo al colino e versarlo sull’arrosto una volta affettato.

Vitello tonnato con marinatura

Questo modo di preparare il vitello tonnato è diverso dal solito perché prevede la marinatura della carne e la successiva cottura con il liquido usato per marinare.
Inoltre la maionese è sostituita dai tuorli di uova sode.
Ho utilizzato il girello che è un muscolo privo di grasso; a cottura ultimata risulta asciutto, quindi particolarmente adatto per essere accompagnato da una salsa come la tonnata.
Tra parentesi ho aggiunto la quantità necessaria per 6 persone.

vitello tonnato con marinatura foto

Ingredienti per 4 persone:
500 g di girello (magatello) di vitello [800 g]
Per marinare:
200 ml di vino bianco secco [300 ml]
1 costa di sedano
1 foglia di alloro
3 foglie di salvia
3 chiodi di garofano
Per cuocere:
1 foglia di alloro
4 acciughe sottolio [6]
sale
Per la salsa tonnata:
150 g di tonno sottolio [250 g]
2 acciughe sottolio [3]
2 uova sode (solo i tuorli) [3]
1 tazzina da caffè di olio evo [½ bicchiere]
2 cucchiaini di aceto di mele [1 cucchiaio]
1 cucchiaio di capperi sottaceto più quelli per guarnire
1 cucchiaio di succo di limone [2]
brodo di cottura se occorre

Esecuzione:
Porre il girello di vitello in una ciotola con il vino bianco, l’alloro, la salvia,
i chiodi di garofano, il sedano tagliato a pezzetti, coprire e marinare la carne in frigorifero per circa 24 ore avendo cura di girarla di tanto in tanto.
Trascorso il tempo di marinatura mettere il vitello in una casseruola, versarvi sopra la marinata passata attraverso un colino per trattenere le parti solide della marinata, aggiungere una foglia di alloro e tanta acqua da coprire abbondantemente la carne.
Portare a bollore, salare e proseguire la cottura a fuoco moderato per 60 minuti.
Unire le acciughe e cuocere per altri 30 minuti, spegnere il fuoco, sgocciolare la carne, avvolgerla in carta stagnola e lasciarla raffreddare a temperatura ambiente prima di affettarla sottilmente e disporla sul piatto di portata.
Preparare la salsa mettendo nel bicchiere del frullatore il tonno sgocciolato dall’olio, i tuorli delle uova rassodate, i capperi, il succo di limone, l’aceto di mele, le acciughe e l’olio evo.
Se la salsa risulta troppo densa allungarla con un po’ di brodo di cottura della carne.
Versare la salsa tonnata sulle fette di vitello e guarnire con qualche cappero.

I miei tortellini

AL TURTLÉN                                                               
di Carlo Sgarzi

Tånnd e gegnèl l à in mèż un buṡanén,            
con tótt intåuren un fragrànt anèl,                     
ch’al sèra dänter, come in un panzén,               
quall ch’i é d méi int la tòca e int al purzèl.   

 Tondo e geniale ha al centro un buchetto,
con tutto attorno un anello fragrante,
che racchiude come in una piccola pancia,
quel che c’è di meglio del tacchino e del maiale

Un tempo, quando i tortellini si mangiavano solo a Natale e a Pasqua, a Bologna, ma soprattutto nel contado, c’era l’usanza di prepararne uno sostituendo il tradizionale ripieno con del pepe mischiandolo poi agli altri. Era uno scherzo bonario che avrebbe costretto i commensali a mangiare lentamente per cercare di evitare l’insidioso tortellino che, all’apparenza, era identico agli altri.
Il giorno della festa si aspettava di vedere a chi sarebbe capitato di tossire e bere tanta acqua per calmare il bruciore prodotto da tanto pepe, il tutto fra le risate di coloro che avevano scampato il pericolo.
Da questa tradizione deriva il detto bolognese ” S’a i é al turtlén col påvver am tåcca a mé” “Se c’è il tortellino col pepe capita a me” pronunciato da chi si ritiene sfortunato.

Ingredienti per circa 10 persone

Per il ripieno:
100 g. di filetto di vitello
100 g. di lombo di maiale
50 g. di prosciutto magro
50 g. di mortadella
½ petto di pollo
100 g. di parmigiano grattugiato
2 rossi d’uovo
un pizzico di noce moscata
½ cucchiaino di sale
Una noce di burro

Per la pasta:
6 uova medie
600 g. circa di farina da sfoglia

Esecuzione:
In una padella antiaderente sciogliere la noce di burro poi rosolare il filetto di vitello, il lombo di maiale ed il mezzo petto di pollo affettato.
Lasciare raffreddare la carne poi passare il tutto al tritacarne un paio di volte insieme al prosciutto ed alla mortadella. Volendo velocizzare la preparazione usare il mixer dopo aver inserito la lama di acciaio.
Dopo aver tritato finemente la carne aggiungere il parmigiano, i due rossi d’uovo, la noce moscata ed il sale. Fare funzionare sino ad ottenere un impasto omogeneo e ben amalgamato.
Preparazione della sfoglia: sul tagliere setacciare la farina, fare la fontana, sgusciare le uova e porle al centro, sbatterle con una forchetta, poi incorporare la farina lavorando sino ad ottenere un impasto ben lavorato. Lasciarlo riposare coperto o avvolto in pellicola per alcuni minuti poi stendere una sfoglia abbastanza sottile. Io, dovendoli preparare da sola ho usato la macchina sfogliatrice che mi ha permesso di stendere una striscia di pasta alla volta.
Si può preparare la sfoglia utilizzando la planetaria. In queto caso si versano tutti gli ingredienti e si impasta a velocità 2.
Preparazione dei tortellini: con un tagliapasta, o un coltello tagliente, ricavare dei quadrati di circa 3,5 cm di lato, mettere un po’ di ripieno poi, tenendoli in mano, ripiegarli a triangolo premendo bene con le dita lungo il bordo, infine portare le due estremità una sull’altra chiudendo il tortellino sulla punta del dito indice.
Per evitare che l’umidità del ripieno li faccia attaccare infarinare leggermente il tagliere; io, appena chiusi, li ho deposti sui cestelli dell’essiccatore dopo aver impostato la temperatura minima, poi, ben asciutti, li ho messi nel freezer.

 

Vitello tonnato

Per questa preparazione ho preso spunto dall’Artusi per quello che riguarda la cottura della carne, ma la salsa di accompagnamento è diversa e preparata secondo i miei gusti personali.
Non uso spesso la carne di vitello, ma questa pietanza mi piace molto sia per il gusto sia perché è comoda da cucinare quando si hanno ospiti potendola, anzi dovendola, preparare in anticipo per far sì che la carne si insaporisca.
La maionese occorrente può essere acquistata in barattolo o preparata in casa. In quest’ultimo caso consiglio di pastorizzare le uova, soprattutto nella stagione estiva.

Ingredienti per 4 – 6 persone:
1 Kg di magatello di vitello
¼ di cipolla dorata
1 foglia di alloro
1 piccola carota
1 costa di sedano
1 gambo di prezzemolo
3 chiodi di garofano
sale
Per la salsa:
160 g di tonno sottolio
1 acciuga sottolio
50 g di capperi sottaceto
1 uovo grande
200 ml di olio di semi di arachidi (in alternativa 150 ml di arachidi 50 ml evo)
2 cucchiai di succo di limone (o un po’ di aceto)
1 cucchiaio di acqua calda

Esecuzione:
Legare la carne con spago da cucina per mantenerla in forma durante la cottura poi cuocerla per 90 minuti in acqua già bollente e salata dove saranno state messe le verdure ed i chiodi di garofano piantati nella cipolla per poterli recuperare più facilmente. Il liquido deve essere in quantità tale che la carne resti sommersa.
A cottura ultimata estrarre il vitello dal brodo,asciugarlo e farlo raffreddare sul tagliere ponendovi sopra un leggero peso.
Nel frattempo preparare la salsa.
Nel mixer tritare finemente l’acciuga, il tonno ed i capperi dopo averli strizzati per eliminare l’aceto poi unirvi la maionese pastorizzata ed amalgamare bene.
Affettare sottilmente il vitello, disporlo nel piatto da portata e ricoprirlo con la salsa tonnata.

COME PREPARARE LA MAIONESE PASTORIZZATA

Prelevare dal frigorifero l’uovo almeno 2 ore prima dell’utilizzo perché, per la buona riuscita, è importante che sia a temperatura ambiente.
Romperlo e versarlo intero nel bicchiere del frullatore ad immersione.
In un recipiente possibilmente munito di beccuccio scaldare l’olio sino a raggiungere 80°.
Versare sull’uovo un cucchiaio di acqua calda ma non bollente e cominciare a montarlo, poi, sempre con il frullatore in funzione aggiungere a filo l’olio riscaldato sino a raggiungere la consistenza cremosa propria della maionese.
Da ultimo versare il succo di limone o l’aceto, frullando ancora qualche secondo per amalgamare bene il tutto.
Volendo si può usare olio evo, ma la maionese acquista un sapore di olio più intenso.

 

Arrosto di vitello con verdure

arrosto vitello foto

Questo arrosto si presta ad essere gustato sia caldo sia freddo, quindi è adatto ad essere consumato anche in estate.
In quest’ultimo caso si può preparare con un giorno di anticipo lasciarlo avvolto in un foglio di alluminio ed affettarlo poco prima di servirlo.

Ingredienti per 4 persone:
800 g di reale di vitello
2 coste di sedano
2 carote
2 spicchi di aglio
1 piccola cipolla
1 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale o di carne q.b.
6 cucchiai di olio evo
sale e pepe di mulinello

Esecuzione:
Lavare ed asciugare le coste di sedano, privarle delle foglie e delle nervature poi tagliarle a pezzetti. Spellare la cipolla ed affettarla finemente. Raschiare, lavare le carote e tagliarle a rondelle.
Scaldare l’olio in una casseruola insieme agli spicchi di aglio privati della pelle, porvi il vitello, salare, pepare e rosolare per 4 o 5 minuti rigirandolo per colorirlo uniformemente così da sigillare la carne e mantenere i succhi all’interno.
Bagnare con il vino, lasciarlo evaporare poi aggiungere le verdure, incoperchiare e portare a cottura aggiungendo all’occorrenza un po’ di brodo. Occorreranno circa 40 minuti.
Togliere l’arrosto dalla casseruola ed avvolgerlo in  alluminio così che le fibre muscolari, contratte durante la cottura, si distendano e la carne diventi più morbida e saporita.

salsa arrosto foto

Prelevare dalla casseruola una parte delle verdure ed il sugo e frullarli insieme per ottenere una salsina da servire a parte.
Togliere la legatura dall’arrosto, affettarlo sottilmente, trasferirlo nel piatto da portata, disporvi attorno le verdure rimaste, irrorarlo con parte della salsina e servire.