Guancia di bue brasata

Considerata un tempo un taglio di poco valore, il cosiddetto quinto quarto, in realtà la guancia di bue è molto gustosa ma richiede una preparazione elaborata.
A Bologna “la ganâsa”, la guancia di bue, è stata riscoperta di recente ed è diventata una ghiottoneria per coloro che apprezzano la carne dalla consistenza gelatinosa.
Proprio perché consistente, e non potrebbe essere altrimenti dal momento che le mascelle dei bovini sono sempre in movimento, richiede una lunga cottura. Uno dei modi migliori per prepararla è stufata con il vino rosso se si tratta di bovini adulti, bianco se è “ganassèn”, guancialino di vitello più delicato e che quindi richiede un vino più leggero.

guancia brasata foto

Ingredienti per 4 persone:
600 g di guancia di bue
1 fetta da 50 g di prosciutto crudo
3 cucchiai di olio evo
1 noce di burro
1 carota
1 cipolla piccola
1 foglia di alloro
2 bicchieri di vino rosso
sale e pepe

Esecuzione:
Lavare e tagliare a fette la cipolla e la carota.
Togliere il grasso in eccesso dalla guancia poi legarla con lo spago da cucina perché mantenga la forma durante la cottura.
Porre in una casseruola il cui fondo sia poco più grande della carne l’olio e il burro e,quando sono caldi, mettervi la guancia dopo averla infarinata leggermente.
Fare rosolare a fiamma sostenuta da tutti i lati, occorreranno circa 5 – 10 minuti, per sigillare la carne, poi toglierla dal tegame, scolare l’unto e, senza lavare, rimettervela insieme alle verdure, alla foglia di alloro e al prosciutto, salare, pepare e aggiungere due bicchieri di vino caldo.
Cuocere a fuoco basso e con il coperchio, rigirando la guancia di tanto in tanto, per circa 3 ore o sino a quando diventerà tenerissima.
All’occorrenza aggiungere altro vino caldo o un po’ di acqua calda.
A cottura ultimata togliere la carne dal tegame, tagliarla a fette e ricoprirla con il sugo dopo aver frullato le verdure.
Se il sugo risulta troppo liquido farlo addensare un po’ con farina e burro.

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I tortellini in brodo di carne della Dotta Confraternita del Tortellino

tortellini confratrnita foto

Solitamente, quando decido di preparare i tortellini uso la ricetta di famiglia tramandatami da mia madre, (qui) ma ogni tanto mi piace provare qualcosa di diverso.
La Dotta Confraternita del Tortellino, dopo un’indagine tra le massaie Bolognesi, ha depositato presso un notaio la ricetta del “vero tortellino” stabilendo che questa delizia è nata a Bologna.
A lungo Bologna e Modena si sono contese la sua origine poiché, secondo una delle tradizioni, il primo a confezionarlo fu un oste di Castelfranco, attualmente comune del modenese, ma i nostri cugini fingono di dimenticare che questa cittadina ha fatto parte della provincia di Bologna sino dall’origine e solo nel 1929 fu trasferita in provincia di Modena nonostante le proteste della popolazione.
La leggenda narra che un oste, guercio e Bolognese, quindi due volte furbo, spiasse una notte la dea Venere che aveva preso alloggio nella sua locanda. Vedendone l’ombelico, corse in cucina e volle tramandarne la memoria riproducendolo con un po’ di pasta e di ripieno.
Di vero c’è, invece, che un tempo nelle case signorili i tortellini erano tagliati in forma rotonda come segno di ricchezza: restavano infatti molti ritagli di pasta che venivano cotti per la servitù.
Un’altra diatriba, sempre viva e mai risolta, è se il lombo per il ripieno deve essere cotto o crudo. Personalmente lo preferisco cotto.
Una curiosità per chi non è di Bologna: i veri Petroniani i tortellini, ma anche i tortelloni, non li pesano, li contano. In una porzione normale ce ne vanno da 15 a 25, dipende dall’appetito dei commensali.
La ricetta codificata dalla Confraternita è per 1000 tortellini, io l’ho adattata alle mie esigenze ed ho usato la sfogliatrice perché, dovendoli chiudere da sola, la sfoglia si sarebbe seccata troppo rapidamente.

Ingredienti per la sfoglia:
farina
uova
Per il ripieno:
300 g di lombo di maiale rosolato nel burro
300 g di prosciutto crudo
300 g di mortadella di Bologna DOP
450 g di Parmigiano Reggiano
3 uova
1 noce moscata
Per il brodo:
1 Kg di carne di manzo (doppione)
½ gallina
sedano, carota, cipolla
sale

Esecuzione:
Il lombo va rosolato a fuoco lento con un po’ di burro, quindi tutta la carne va macinata molto finemente e impastata con il Parmigiano e la noce moscata.
Il composto così preparato si lascia riposare almeno 12 ore in frigorifero.
Preparare il brodo mettendo la carne in una pentola con 4 litri di acqua fredda e portarla a ebollizione, quindi togliere con la schiumarola la schiuma formatasi sull’acqua, aggiungere la verdura, aggiustare di sale e fare bollire molto lentamente per almeno 3 ore.
Preparare i tortellini stendendo la pasta sul tagliere di legno con il mattarello sino a renderla molto sottile, tagliare dei quadretti di circa 3 cm di lato, al centro di ogni quadratino collocare una noce di ripieno, quindi piegare la pasta a triangolo facendo combaciare i lati, piegare il triangolo così ottenuto girandolo attorno al dito e sovrapponendo i due lati opposti, premere il tortellino in modo che la pasta si attacchi saldamente e il tortellino rimanga in forma.
Scolare il brodo, portarlo a ebollizione e tuffarvi i tortellini lasciandoli cuocere per ¾ minuti prima di servirli con abbondante Parmigiano.

Farfalle con piselli e prosciutto

farfalle prosciutto e piselli foto

Ingredienti per 4 persone:
1 piccola cipolla bianca o dorata
240 g di piselli medi cotti a vapore
4 cucchiai di olio evo
1 bicchierino di passata di pomodoro
2 cucchiai di latte (facoltativo)
200 g di gambuccio di prosciutto macinato
1 bicchierino da caffè di vino bianco secco
sale, pepe di mulinello
300 g di farfalle rigate o altra pasta a piacere

Esecuzione:
Tritare la cipolla e farla soffriggere in una casseruola con 4 cucchiai di olio evo.
Salare, pepare poi aggiungere la passata di pomodoro e dopo alcuni minuti i piselli e 2 cucchiai di latte (possono essere sostituiti da un po’ di brodo). Portare a cottura.
Nel frattempo, in un’altra casseruola rosolare brevemente il prosciutto macinato, aggiungere il bicchierino di vino e lasciare evaporare.
Cuocere la pasta prescelta, condire con i piselli poi aggiungere su ogni piatto un po’ di prosciutto.

I miei tortellini

AL TURTLÉN                                                               
di Carlo Sgarzi

Tånnd e gegnèl l à in mèż un buṡanén,            
con tótt intåuren un fragrànt anèl,                     
ch’al sèra dänter, come in un panzén,               
quall ch’i é d méi int la tòca e int al purzèl.   

 Tondo e geniale ha al centro un buchetto,
con tutto attorno un anello fragrante,
che racchiude come in una piccola pancia,
quel che c’è di meglio del tacchino e del maiale

Un tempo, quando i tortellini si mangiavano solo a Natale e a Pasqua, a Bologna, ma soprattutto nel contado, c’era l’usanza di prepararne uno sostituendo il tradizionale ripieno con del pepe mischiandolo poi agli altri. Era uno scherzo bonario che avrebbe costretto i commensali a mangiare lentamente per cercare di evitare l’insidioso tortellino che, all’apparenza, era identico agli altri.
Il giorno della festa si aspettava di vedere a chi sarebbe capitato di tossire e bere tanta acqua per calmare il bruciore prodotto da tanto pepe, il tutto fra le risate di coloro che avevano scampato il pericolo.
Da questa tradizione deriva il detto bolognese ” S’a i é al turtlén col påvver am tåcca a mé” “Se c’è il tortellino col pepe capita a me” pronunciato da chi si ritiene sfortunato.

Ingredienti per circa 10 persone

Per il ripieno:
100 g. di filetto di vitello
100 g. di lombo di maiale
50 g. di prosciutto magro
50 g. di mortadella
½ petto di pollo
100 g. di parmigiano grattugiato
2 rossi d’uovo
un pizzico di noce moscata
½ cucchiaino di sale
Una noce di burro

Per la pasta:
6 uova medie
600 g. circa di farina da sfoglia

Esecuzione:
In una padella antiaderente sciogliere la noce di burro poi rosolare il filetto di vitello, il lombo di maiale ed il mezzo petto di pollo affettato.
Lasciare raffreddare la carne poi passare il tutto al tritacarne un paio di volte insieme al prosciutto ed alla mortadella. Volendo velocizzare la preparazione usare il mixer dopo aver inserito la lama di acciaio.
Dopo aver tritato finemente la carne aggiungere il parmigiano, i due rossi d’uovo, la noce moscata ed il sale. Fare funzionare sino ad ottenere un impasto omogeneo e ben amalgamato.
Preparazione della sfoglia: sul tagliere setacciare la farina, fare la fontana, sgusciare le uova e porle al centro, sbatterle con una forchetta, poi incorporare la farina lavorando sino ad ottenere un impasto ben lavorato. Lasciarlo riposare coperto o avvolto in pellicola per alcuni minuti poi stendere una sfoglia abbastanza sottile. Io, dovendoli preparare da sola ho usato la macchina sfogliatrice che mi ha permesso di stendere una striscia di pasta alla volta.
Si può preparare la sfoglia utilizzando la planetaria. In queto caso si versano tutti gli ingredienti e si impasta a velocità 2.
Preparazione dei tortellini: con un tagliapasta, o un coltello tagliente, ricavare dei quadrati di circa 3,5 cm di lato, mettere un po’ di ripieno poi, tenendoli in mano, ripiegarli a triangolo premendo bene con le dita lungo il bordo, infine portare le due estremità una sull’altra chiudendo il tortellino sulla punta del dito indice.
Per evitare che l’umidità del ripieno li faccia attaccare infarinare leggermente il tagliere; io, appena chiusi, li ho deposti sui cestelli dell’essiccatore dopo aver impostato la temperatura minima, poi, ben asciutti, li ho messi nel freezer.