
17 gennaio, si festeggia Sant’Antonio Abate protettore degli animali.
Nonostante il nome, il santo non era italiano ma egiziano ed in queste terre trascorse la sua vita morendo vecchissimo nel 356 DC.
Invocato per la salute del corpo e specialmente contro quel malanno noto come “fuoco di Sant’Antonio”, nelle campagne gli fu affidata la protezione del bestiame e ai suoi piedi si iniziò a mettere un roseo porcellino.
In molte stalle è ancora presente la sua immagine benedicente.
In occasione della festa del Santo ho preparato per la nostra levriera la finta frittata con la farina di ceci di cui è molto golosa.
La ricetta è tratta da “Uno a me Uno a te”, un libro che insegna a preparare biscotti, torte e sfiziosità adatte sia ai cani sia ai loro umani” acquistato anni fa ad un raduno del GACI, un’organizzazione che si occupa del salvataggio e dell’adozione dei levrieri spagnoli e irlandesi.
Non ho usato il sale, dannoso per i cani, ma nulla vieta, una volta cotta, di metterne sopra un pizzico nella parte destinata agli umani.

Ingredienti:
100 g di farina di ceci
1 cucchiaino di olio evo
2 pizzichi di bicarbonato
200 ml di acqua frizzante
100 g di zucchine
Esecuzione:
In una terrina versare la farina di ceci e accorpare l’acqua frizzante, l’olio e il bicarbonato.
Sbattere energicamente con la frusta per ottenere un composto liquido, cremoso senza grumi e lasciare riposare.
Lavare e grattugiare nei fori grandi della grattugia la zucchina. Farla appassire in una padella antiaderente a fuoco basso.
Accorpare la zucchina stufata al composto nella terrina, mescolare bene e versare il tutto nella padella antiaderente posta su fuoco bassissimo e incoperchiare.
Lasciare cuocere per 5-6 minuti. Quando si sarà formata una crosticina sul fondo e una certa consistenza sulla parte superiore, capovolgere la frittata e cuocere per altri 5-6 minuti.
Lasciare raffreddare e servire.