Questa ricetta è tratta dal libro di Beppe Bigazzi “Osti custodi”.
Di questo dolce ve ne sono innumerevoli versioni e io stessa ne conosco parecchie, però, conoscendo la fama dell’autore e la sua continua ricerca del “buono” e del “genuino”, ho voluto provarla.
Si tratta della versione ricca, della festa; in Toscana esiste anche una ricetta “povera”, comune a molte regioni italiane, i cui unici ingredienti sono farina, acqua, sale, un po’ di olio e rosmarino.
Ingredienti:
300 g di farina di castagne macinata a pietra
40 g di pinoli
40 g di noci (9/10)
70 g di uvetta
rosmarino
olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale
acqua (400/450 ml)
Esecuzione:
Setacciare la farina e impastarla con l’acqua in una zuppiera. Aggiungere quindi l’olio extra vergine di oliva (io 1 cucchiaio), il sale e l’uvetta precedentemente fatta rinvenire nell’acqua tiepida. Amalgamare il tutto avendo cura di non formare grumi.
Ungere con un filo di olio una teglia da forno (ho usato una con cerchio apribile) versare l’impasto e distribuire sulla superficie le noci sgusciate e divise in 4; aggiungere anche i pinoli e gli aghi di rosmarino, facendo attenzione che l’uvetta sia ben ricoperta dall’impasto.
Passare un filo di olio, infornare a 180°C e far cuocere per mezz’ora.
Il castagnaccio è pronto quando la superficie diventa screpolata.
Gustarlo tiepido. (noi preferiamo gustarlo freddo)