Rotolo di pasta sfoglia con mele arricchito da mandorle e uvetta

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
3 mele Golden
2 cucchiai di zucchero
50 g di uvetta
50 g di mandorle
Rum
Briciole di biscotti o pangrattato
1 cucchiaino di cannella in polvere

Esecuzione:
Mettere l’uvetta ad ammollare in un po’ di rum per una decina di minuti.
Sbucciare le mele, tagliarle a pezzetti, cospargerle con un cucchiaio di zucchero e cuocerle nel microonde per 3 minuti poi farle raffreddare.
Tritare grossolanamente le mandorle con il restante zucchero, aggiungere le mele e la cannella e rimettere in funzione il mixer sino ad ottenere un composto grossolano.
Srotolare la pasta sfoglia. Cospargerla con i biscotti tritati o il pangrattato utili per assorbire un po’ di umidità. Distribuire il composto di mele e mandorle e porvi sopra l’uvetta scolata dal liquore.
Con l’aiuto della carta forno in dotazione formare un rotolo chiudendo bene i bordi, con uno spiedino o un grosso stuzzicadenti praticare sulla superficie alcuni fori per permettere all’umidità di uscire durante la cottura.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 30/40 minuti.

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Gli “svanzugli” – Gli avanzi di cibo

“I svanzói tåccan sänper a me” Ripeteva sempre mia madre quando a tavola comparivano cibi rimasti da un precedente pasto soprattutto se preparato dalla cognata. Non era vero perché in famiglia si condivideva tutto, quindi anche gli avanzi a meno che qualcuno non si offrisse spontaneamente di consumarli. A lei piaceva lamentarsi e tutti la lasciavano dire.
Negli ultimi mesi della Prima Elementare la maestra ci assegnava spesso come compito la composizione di qualche pensierino. Esauriti i vari “la mia mamma è bella, è buona” ecc… non sapendo cosa scrivere, ricordandomi delle lamentele materne vergai in bella calligrafia: “La mia mamma mangia sempre gli svanzugli”.
La maestra, di origine trentina, non capì di quale gustoso piatto si trattasse e chiese spiegazione alla mamma.
Nel corso degli anni ci abbiamo riso sopra tante volte, ma quel giorno scoppiò una piccola bufera domestica. Ma che colpa avevo io se sentivo spesso questa “litania”?!
Questo episodio mi sovviene alla mente e mi strappa un sorriso ogni volta che mi dedico “all’arte” del riciclo come quando ho preparato queste coppette riutilizzando rimanenze di precedenti preparazioni.

Sopra ad un biscotto inumidito con alchermes ho messo un composto di panna e mascarpone e una abbondante cucchiaiata di crema spalmabile alle nocciole, ingredienti rimasti da una torta di compleanno. Su tutto ho sbriciolato un amaretto.
Più semplice ed economico di così!…

svanzugli 1 foto

I collari di Sant’Antonio Abate – biscotti per cani e padroni

S Antonio foto blog

Un noto proverbio afferma che “L’Epifania tutte le feste porta via”, ma non sempre i detti popolari sono veritieri, infatti ecco arrivare il 17 gennaio la festa di Sant’Antonio Abate,  detto anche “del fuoco” o “del porcello” per il maiale, simbolo di salute e prosperità, con cui viene raffigurato. Protettore degli animali, santo molto venerato, soprattutto, ma non solo, nel mondo agricolo, si riconosce facilmente perché viene rappresentato come un vecchio dalla lunga barba appoggiato ad un bastone a forma di T o con in cima un campanello e con svariati animali ai piedi. È stato il Santo più popolare del Medioevo, più narrato nelle leggende, e più dipinto dai pittori. Nelle campagne gli fu affidata la protezione del bestiame che veniva benedetto nel giorno della sua festa, per questo tuttora nelle stalle è presente la sua immagine benedicente.
Era usanza tra i contadini non entrare nelle stalle la notte di  Sant’Antonio perché:
“A la mezanot dla vizzèllia ed Sant’Antòni dal purzel, al bìsti al se dscàrren.”
“A mezzanotte della vigilia di Sant’Antonio del porcello le bestie parlano tra loro.”
Infatti si credeva che ascoltare gli animali dialogare tra loro avrebbe portato a morte  certa. 
A Bologna è tradizione portare gli animali da compagnia, soprattutto i cani,  nella chiesa di San Giovanni in Monte, nel centro della città, per la benedizione.
Nei tempi passati, per l’occasione, venivano confezionati dei biscotti di forma circolare detti “Collari di Sant’Antonio” perché ricordavano il collare dei cani, e almeno uno veniva dato anche a loro.
Nella mia parrocchia, un tempo agricola prima della costruzione di zone residenziali, è ancora consuetudine confezionare dei bocconcini di pasta di pane che il giorno della festa vengono benedetti dal parroco poi portati a casa e dati agli animali perché il Santo li protegga durante l’anno.

Ingredienti per i collari:
250 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
100 g di burro
1 uovo
½ bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale
Latte q.b.
glassa rossa per guarnire
Esecuzione:
Nella planetaria montare la frusta a foglia, inserire tutti gli ingredienti e fare andare a velocità 2, aggiungendo il latte poco per volta sino ad ottenere un impasto omogeneo.
In alternativa disporre la farina a fontana sul tagliere, mettere al centro lo zucchero, il sale, il burro ammorbidito e l’uovo. Impastare aggiungendo il latte nella quantità necessaria per ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e porre a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
I collari si possono preparare in due modi: setndere la pasta con il mattarello all’altezza di 2 cm circa, poi con due taglia biscotti di forma circolare imitare la forma dei collari e disporli su una teglia rivestita di carta forno, oppure facendo con la pasta dei cordoncini chiusi a cerchio ed appiattiti leggermente. Sono carini anche a forma di osso o di cane.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10 – 15 minuti facendo attenzione che non scuriscano. Lasciarli intiepidire prima di toglierli dalla teglia.
Una volta freddi guarnirli con la glassa rossa.
Due riportano il nome dei nostri cani e se li sono mangiati loro.

 

Biscotti con cocco rapè

biscotti cocco foto

Questi biscotti sono facili e veloci da preparare e possono tornare utili nel caso occorra preparare dei dolci per ospiti inattesi. Inoltre l’assenza di prodotti di origine animale li rende adatti anche ai vegani. Il cocco rapè usato in questa ricetta si differenzia dalla farina perché è costituito dalla polpa del frutto grattugiata quindi ha un aspetto più grossolano della farina che si presenta più fine ed uniforme.

Ingredienti per 25/30 biscotti:
225 g di farina 00
75 g di cocco rapè
75 g di olio di semi di mais
100 ml di acqua
75 g di zucchero semolato
12 g di lievito per dolci
un pizzico di sale

Esecuzione:
Setacciare insieme la farina ed il lievito in una ciotola capiente, aggiungere il cocco rapè e lo zucchero.
Miscelare gli ingredienti con una spatola di silicone, poi fare un incavo al centro e versare l’acqua, l’olio di semi di mais e da ultimo il pizzico di sale
Impastare con la spatola fino a rendere il composto omogeneo.
Tenere vicino una ciotola di acqua in cui inumidire le mani, poi con un cucchiaio prelevare un po’ di impasto e formare delle palline da posizionare su una teglia rivestita di carta da forno tenendole distanziate tra loro perché nel cuocere si appiattiscono un po’ allargandosi.
Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti.
Spegnere il forno quando i biscotti risultano ancora un po’ teneri al tatto perché induriranno nel raffreddarsi sulla gratella.
In un barattolo di vetro o comunque in un contenitore che li preservi dall’aria si mantengono per 4 o 5 giorni.

Biscotti alla zucca per Halloween

zucca

Non è tradizione della mia famiglia festeggiare Halloween, di solito mi limito ad acquistare dei dolcetti da donare ai tanti bambini che vengono a suonare alla porta, poiché, anche se per me è una serata normale, i piccoli non vanno delusi.
Quest’anno, però, ho deciso di approfittare di questa occasione per preparare i biscotti alla zucca, ortaggio tipico di questo periodo.

biscotti zucca

Ingredienti per 40 biscotti:
240 g di purea di zucca
280 g di farina 00
280 g di fecola di patate
240 g di zucchero di canna chiaro
240 g di burro fuso
8 grammi di lievito per dolci
60 g di gocce di cioccolato
1 pizzico di sale

Esecuzione:
Lavare la zucca sotto acqua corrente, asciugarla, tagliarne a grossi spicchi circa 500 g per ottenerne dopo la cottura 240 g di purea.
Cuocerla nel microonde con un cucchiaio di acqua per 8 minuti a 900 W o, in alternativa a vapore sino a quando non risulterà morbida.

zucca microonde

Lasciare intiepidire poi, con l’aiuto di un cucchiaio, ricavare la polpa, schiacciarla con una forchetta e porla in un colino per almeno 60 minuti per farle perdere il liquido in eccesso.
Setacciare la farina con l’amido e il lievito, versarla nella planetaria o in una ciotola molto capiente, aggiungere lo zucchero e mischiare.
Frullare la zucca, unirla alle polveri, poi versare il pizzico di sale, il burro liquefatto e freddo.
Amalgamare fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido a cui andranno aggiunte le gocce di cioccolato dopo averle poste per almeno 60 minuti in freezer per evitare che si sciolgano in cottura.
Tenendo a portata di mano una bacinella di acqua in cui immergere regolarmente le mani formare delle palline di impasto che vanno posizionate in una teglia rivestita di carta forno distanziate tra loro perché cuocendo si appiattiranno.
Infornare a 180° per 11 – 15 minuti, dipende dalla grandezza dei biscotti.
Vanno tolti dal forno ancora un po’ teneri perché si induriscono mentre si raffreddano sulla gratella.

Biscottoni della nonna

BISCOTTONI della NONNA

Ingredienti:
500 g di farina 00
125 g di zucchero semolato
2 uova
100 g di olio di semi di mais
50 g di latte
scorza grattugiata di ½ limone
10 g di ammoniaca per dolci
1 pizzico di sale

Esecuzione:
Setacciare la farina e versarla nella planetaria, aggiungere i restanti ingredienti e, per ultima, l’ammoniaca sciolta nel latte tiepido.
Impastare il tutto e, se il composto risultasse troppo duro, aggiungere un po’ di latte.
Versare l’impasto sul tagliere e, con il mattarello, stenderlo all’altezza di circa ½ centimetro.
Con una rotella ritagliare i biscotti e disporli su una teglia rivestita di carta forno.
Infornare a 180° e cuocere per 15 minuti. I biscotti devono uscire dal forno ancora un po’ morbidi perché induriscono nel raffreddarsi.

I biscotti della Fiera

biscotti d. fiera

Esiste forse una Fiera che non abbia i suoi biscotti o dolcetti caratteristici? Se esiste, io non la conosco. Ogni volta che ho partecipato ad un evento del genere ho visto persone allontanarsi dalle bancarelle con in mano sacchetti trasparenti con dolcetti di vario genere.
Questi che ho deciso di provare li ho trovati tra gli appunti di mia madre, ma non vi erano ulteriori indicazioni, quindi ignoro se la ricetta è originale.
Autentici o no, i biscotti preparati seguendo la ricetta, sono riusciti bene; unica modifica mia: invece della vanillina, che non mi piace, ho usato l’estratto di vaniglia di mia preparazione.

Ingredienti per 30-35 biscotti
250 g di farina 00
50 g di burro ammorbidito
50 g di zucchero a velo
5 g di ammoniaca per dolci
un pizzico di sale
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
100 g di latte
zucchero a velo per spolverizzare i biscotti

Esecuzione:
Setacciare la farina per arieggiarla poi metterla nella planetaria insieme al burro a pezzetti.
Aggiungere lo zucchero a velo dopo averlo setacciato, l’ammoniaca, il sale e con la frusta K iniziare ad impastare ottenendone delle briciole.
Versare i due cucchiaini di vaniglia, poi, poco alla volta il latte sino ad ottenere una pasta frolla morbida.
Su un tappeto di silicone stendere la pasta con un mattarello allo spessore di 3-4 mm e ritagliarla con un taglia biscotti.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10/15 minuti facendo attenzione che i biscotti non coloriscano troppo.
Tolti dal forno, con l’aiuto di un colino a maglie fitte, cospargerli con zucchero a velo e porli a raffreddare su una gratella.

FROLLINI ALLA LAVANDA

lavanda

Tradizione vuole che la lavanda si raccolga per San Giovanni, ma quest’anno è fiorita in anticipo e allora perché non utilizzarne un po’ per preparare dei frollini che si sciolgono letteralmente in bocca? Noi li troviamo ottimi, ma attenzione a non esagerare con i fiori(due cucchiai rasi bastano) perché la lavanda, soprattutto se fresca, è molto profumata ed il suo aroma potrebbe non essere gradito da alcune persone.

frollini lavanda

Ingredienti per circa 40 biscotti:
300 g di farina 00
200 g di burro ammorbidito
180 g di zucchero semolato
2 cucchiai rasi di fiori di lavanda
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Esecuzione:
Nella planetaria, o con le fruste elettriche, lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero sino ad ottenere una crema. Verso la fine aggiungere il pizzico di sale per incorporarlo al composto ed evitate che entri in contatto diretto con il lievito.
Setacciare la farina con il lievito, aggiungere i fiori di lavanda freschi (si possono usare anche essiccati), miscelare tra loro gli ingredienti poi aggiungerli alla crema di burro e zucchero.
Con una spatola di silicone mescolare accuratamente, poi, prendendo piccole quantità di composto, circa una noce, formare delle palline da posizionare su una teglia rivestita di carta forno tenendole ben distanziate tra loro perché cuocendo si appiattiscono.
Cuocere in forno preriscaldato a 160° per 20-30 minuti, dipende dal forno.
I frollini devono essere estratti ancora leggermente teneri perché raffreddandosi si induriscono.

Chicche al tonno per cani buongustai

biscotti tonno

Due anni fa, al raduno annuale del GACI, un’associazione di volontari che si occupa di salvare da morte certa i Galgos, levrieri spagnoli e i Greyhound, levrieri inglesi trovando loro una famiglia italiana che li accolga, ho acquistato ” Uno a me, uno a te” , un divertente libretto che, oltre a dare consigli sull’alimentazione dei levrieri, riporta una novantina di ricette di biscotti e sfizi vari, alcuni mangiabili anche dagli umani. Da qui ho tratto questi biscotti che sono piaciuti molto ai nostri due cani sempre pronti a mettere qualcosa sotto i denti.

Ingredienti:
80 g di tonno al naturale
100 g di semola
1 pizzico di lievito (facoltativo, io non l’ho messo)
50 ml di acqua.

Esecuzione:
Preriscaldare il forno a 180°.
In una ciotola versare la farina (io l’ho setacciata) e l’acqua.
Sgocciolare bene il tonno, metterlo nel mixer e far funzionare per qualche secondo.
Aggiungere la purea di tonno alla farina e miscelare sino ad ottenere un impasto morbido.
Porre l’impasto sulla spianatoia formare dei filoncini del diametro di 1 cm, poi tagliare le chicche alla lunghezza di 1,5 cm.
Metterle su una teglia rivestita di carta forno e cuocere per 20/25 minuti.
Spegnere il forno e lasciare raffreddare le chicche al suo interno.

I nocciolotti – biscotti del riciclo

Nocciolotti

Non sapevo che nome dare a questi biscotti nati dalla necessità di utilizzare gli albumi e le nocciole rimaste dalla preparazione delle colombe pasquali e del tiramisù.
Contraria agli sprechi, ho creato questi biscottini che sono risultati buoni anche se il sapore delle nocciole è un po’ debole, ma quelle avevo e quelle ho messo.

Ingredienti:
240 g di farina 00
300 g di zucchero semolato
160 g di albumi (circa 4)
70 g di nocciole sgusciate
2 cucchiaini di buccia d’arancia essiccata
un pizzico di sale
cannella in polvere a piacere

Esecuzione:
Frullare con il programma ad impulsi le nocciole insieme a 260 g di zucchero.
Nella planetaria montare a neve ferma gli albumi con i restanti 40 g di zucchero ed il pizzico di sale.
Setacciare la farina ed unirla, in una ciotola molto capiente, al composto di nocciole e zucchero, aggiungere la cannella, la scorza di arancia essiccata e polverizzata e miscelare bene il tutto.
Quando gli albumi saranno ben montati, unirli a cucchiaiate alle polveri mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola di silicone sino a quando il composto sarà ben amalgamato.
Rivestire due teglie con carta da forno e, con l’aiuto di due cucchiai, depositarvi delle pallottole grosse quanto una noce tenendole ben distanziate tra loro perché cuocendo si allargano.
Preriscaldare il forno a 180° e cuocere i nocciolotti per 10/15 minuti.
Aspettare che si intiepidiscano prima di staccarli altrimenti potrebbero rompersi.