
Un noto proverbio afferma che “L’Epifania tutte le feste porta via”, ma non sempre i detti popolari sono veritieri, infatti ecco arrivare il 17 gennaio la festa di Sant’Antonio Abate, detto anche “del fuoco” o “del porcello” per il maiale, simbolo di salute e prosperità, con cui viene raffigurato. Protettore degli animali, santo molto venerato, soprattutto, ma non solo, nel mondo agricolo, si riconosce facilmente perché viene rappresentato come un vecchio dalla lunga barba appoggiato ad un bastone a forma di T o con in cima un campanello e con svariati animali ai piedi. È stato il Santo più popolare del Medioevo, più narrato nelle leggende, e più dipinto dai pittori. Nelle campagne gli fu affidata la protezione del bestiame che veniva benedetto nel giorno della sua festa, per questo tuttora nelle stalle è presente la sua immagine benedicente.
Era usanza tra i contadini non entrare nelle stalle la notte di Sant’Antonio perché:
“A la mezanot dla vizzèllia ed Sant’Antòni dal purzel, al bìsti al se dscàrren.”
“A mezzanotte della vigilia di Sant’Antonio del porcello le bestie parlano tra loro.”
Infatti si credeva che ascoltare gli animali dialogare tra loro avrebbe portato a morte certa.
A Bologna è tradizione portare gli animali da compagnia, soprattutto i cani, nella chiesa di San Giovanni in Monte, nel centro della città, per la benedizione.
Nei tempi passati, per l’occasione, venivano confezionati dei biscotti di forma circolare detti “Collari di Sant’Antonio” perché ricordavano il collare dei cani, e almeno uno veniva dato anche a loro.
Nella mia parrocchia, un tempo agricola prima della costruzione di zone residenziali, è ancora consuetudine confezionare dei bocconcini di pasta di pane che il giorno della festa vengono benedetti dal parroco poi portati a casa e dati agli animali perché il Santo li protegga durante l’anno.
Ingredienti per i collari:
250 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
100 g di burro
1 uovo
½ bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale
Latte q.b.
glassa rossa per guarnire
Esecuzione:
Nella planetaria montare la frusta a foglia, inserire tutti gli ingredienti e fare andare a velocità 2, aggiungendo il latte poco per volta sino ad ottenere un impasto omogeneo.
In alternativa disporre la farina a fontana sul tagliere, mettere al centro lo zucchero, il sale, il burro ammorbidito e l’uovo. Impastare aggiungendo il latte nella quantità necessaria per ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e porre a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
I collari si possono preparare in due modi: setndere la pasta con il mattarello all’altezza di 2 cm circa, poi con due taglia biscotti di forma circolare imitare la forma dei collari e disporli su una teglia rivestita di carta forno, oppure facendo con la pasta dei cordoncini chiusi a cerchio ed appiattiti leggermente. Sono carini anche a forma di osso o di cane.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10 – 15 minuti facendo attenzione che non scuriscano. Lasciarli intiepidire prima di toglierli dalla teglia.
Una volta freddi guarnirli con la glassa rossa.
Due riportano il nome dei nostri cani e se li sono mangiati loro.