“I svanzói tåccan sänper a me” Ripeteva sempre mia madre quando a tavola comparivano cibi rimasti da un precedente pasto soprattutto se preparato dalla cognata. Non era vero perché in famiglia si condivideva tutto, quindi anche gli avanzi a meno che qualcuno non si offrisse spontaneamente di consumarli. A lei piaceva lamentarsi e tutti la lasciavano dire.
Negli ultimi mesi della Prima Elementare la maestra ci assegnava spesso come compito la composizione di qualche pensierino. Esauriti i vari “la mia mamma è bella, è buona” ecc… non sapendo cosa scrivere, ricordandomi delle lamentele materne vergai in bella calligrafia: “La mia mamma mangia sempre gli svanzugli”.
La maestra, di origine trentina, non capì di quale gustoso piatto si trattasse e chiese spiegazione alla mamma.
Nel corso degli anni ci abbiamo riso sopra tante volte, ma quel giorno scoppiò una piccola bufera domestica. Ma che colpa avevo io se sentivo spesso questa “litania”?!
Questo episodio mi sovviene alla mente e mi strappa un sorriso ogni volta che mi dedico “all’arte” del riciclo come quando ho preparato queste coppette riutilizzando rimanenze di precedenti preparazioni.
Sopra ad un biscotto inumidito con alchermes ho messo un composto di panna e mascarpone e una abbondante cucchiaiata di crema spalmabile alle nocciole, ingredienti rimasti da una torta di compleanno. Su tutto ho sbriciolato un amaretto.
Più semplice ed economico di così!…
sempre utile saper riciclare!
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D’accordo con te, anche perché in casa mia il cibo riciclato si consuma senza problemi.
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